Accesso ai servizi

Giovanni Battista OCCELLO

Giovanni Battista Occello nacque nel 1899 a Caramagna P.te.
Si diplomò maestro elementare in collegio a Barolo, ma non esercitò mai la professione di insegnante. Si interessava di agricoltura, era proprietario di appezzamenti agricoli e si occupava di compravendita di terreni.

Durante la Prima Guerra Mondiale, appena diciottenne, era ancora uno studente ma già sottufficiale di artiglieria.  Chiamato al fronte, al termine della guerra venne congedato come Tenente. Negli anni ‘20 entrò nel Battaglione Recuperi di Milano.

Quando si sposò, venne ad abitare a Murello con la moglie, nella villa liberty che aveva fatto costruire verso la fine degli anni ‘20, sulla strada per il Santuario. Negli anni ‘30 occupò la carica di Podestà di Murello per diversi anni.

Nel ‘39 fece il corso da Ufficiale a Modena e poi richiamato come Capitano nelle guerre di Albania e Grecia dove prestò servizio nel Primo Battaglione Dronero e venne ferito a una gamba.

Successivamente entrò negli Alpini e partecipò alla Seconda Guerra Mondiale. Nel ‘42 partì per la Russia al comando della Compagnia Salmeria Battaglione San Dalmazzo. Venne catturato sul Don prima della ritirata, durante la fase di accerchiamento e sfondamento del fronte, mandò in salvo i suoi alpini e rimase a combattere con pochi fedelissimi che furono fatti prigionieri con lui.

Morì in un campo di concentramento nel marzo del 1943. A Cargnacco (UD), presso il Santuario dei Caduti, un documento ne attesta la morte.

Inizialmente fu dato per disperso, poi il tenente Meinero, che era stato nello stesso campo di concentramento ed era sopravvissuto, riferì ai familiari della morte.
Ricevette la medaglia di bronzo al Valor Militare. La piazza centrale di Murello è intitolata al Capitano Occello.