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Confraternita di San Giuseppe

Confraternita di San Giuseppe


La Confraternita di San Giuseppe, meglio conosciuta come Crusà, ha come presumibile data di origine il 1633 sul luogo dove sorgeva già un Oratorio dedicato al Patriarca San Giuseppe. 

Nel 1657 la Confraternita ottenne l’aggregazione alla Venerabile Arciconfraternita di San Giuseppe presente a Roma nella Chiesa edificata sopra le carceri della S.S. Apostoli Pietro e Paolo, come documentato dalla bolla conservata nell’Archivio Storico di Murello. 

I Capitoli della Confraternita trovarono l’ufficialità il 2 giugno 1741 con la firma di sua E.za Monsignor Francesco Arborea Gattinara, Metropolitano di Torino. 

Negli anni a seguire, sotto la guida del Rettore Bartolomeo Gattino, la chiesa venne restaurata e ingrandita. Su di un mattone del muro esterno sopra la porta della Sagrestia è possibile riconoscere una data incisa, il 1746, riconducibile all’epoca degli interventi. 

La Veneranda Compagnia dei Disciplinanti sotto il titolo di San Giuseppe eretta nel luogo di Murello, nel  1751 contava ben 850 aderenti e animò per anni la vita spirituale del paese secondo i suoi precetti che prevedevano l’assistere e pregare per gli agonizzanti, soccorrere i confratelli poveri nelle loro necessità e portare a chiunque la pace. 

Con le offerte dei Confratelli, negli anni la chiesa venne arricchita di arredi e nuovi ambienti. L’altare e la balaustra di marmo risalgono al 1701 mentre il campanile, come lo vediamo oggi, risale al 1758.

Lo splendido coro soprastante la sagrestia è stato realizzato nel 1765; in seguito, nel 1790, il pregiato mobile in noce della sagrestia, importante esempio dell’artigianato ligneo di area cuneese.

L’interno ha forme barocche, ad aula unica, ampia e luminosa. Sopra l’altare, fra due belle colonne tortili di marmo scuro, si trova un quadro con San Giuseppe morente assistito dalla Madonna e da Gesù; sopra, un quadretto di San Filippo Neri, santo  a cui Murello ha dedicato una particolare devozione in quanto si può ritrovare anche nell' affresco sindonico di casa Boglione e in un pilone campestre posto in una zona di passaggio sull’antica strada per Moretta, Polonghera e Villanova Solaro. L’altare è ancora sormontato da un particolare grande baldacchino di legno con l'effige dell’occhio divino all'interno del triangolo realizzato nel 1843

Sulla destra dell’aula si trova una cappella dedicata alla Maria Ausiliatrice realizzata nel 1894, segno di un legame con Don Bosco che ha onorato il paese della sua visita nel 1866. 

Inoltre, fino al 2013, la Crusà ospitava due grandi e preziose tele del 1500 raffiguranti “Le Nozze di Cana” e “Gesù al tempio”, oggi restaurate e conservate  nel Museo Diocesano di Torino. 

Esternamente, le due nicchie della semplice facciata intonacata ospitano le sculture raffiguranti S. Giuseppe e la Madonna, due delle poche opere di carattere devozionale attribuite a Davide Calandra mentre, sul lato verso piazza Capitano Occello, un grosso 80 ancora ben visibile, ricorda l’ “Ottantesimo Reggimento Fanteria”, il Reggimento Roma, che usò come caserma la Crusà quando nel 1942 l’Italia entrò in guerra nella Seconda Guerra Mondiale. 

Nel 2005 la Crusà fu sottoposta a un importante restauro grazie all’interessamento dell’amministrazione comunale e di privati. Dal 2013  la proprietà è passata al comune di Murello.



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1 / 13Esterno
2 / 13Notturno
3 / 13Il Campanile
4 / 13Altare
5 / 13Il baldacchino
6 / 13Balconata
7 / 13Cappella dell'Assunta
8 / 13Campane 1
9 / 13Campane 2
10 / 13Campane 3
11 / 13San Giuseppe
12 / 13Gesù maestro
13 / 13Le nozze di cana
Esterno
Notturno
Il Campanile
Altare
Il baldacchino
Balconata
Cappella dell'Assunta
Campane 1
Campane 2
Campane 3
San Giuseppe
Gesù maestro
Le nozze di cana