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Cenni storici

Profilo storico di Murello ( a cura di Lorenzo Cera)

Il territorio dell'attuale comune di Murello era abitato sin dal tempo dei Romani, come dimostrano i rinvenimenti di alcune monete con le effigi degli imperatori Antonio Pio e Alessandro Severo e, in zone limitrofe di interessanti reperti archeologici, quali tombe e lapidi. Comunque le prime notizie sul suo centro abitato risalgono ad un atto del 1055 riguardante la conferma della proprietà, di terreni accordata dal vescovo di Torino Cuniberto all'abazzia di Cavour. In questo periodo Murello apparteneva ai vescovi di Asti, a cui seguì il marchese Bonifacio del Vasto, che, prima di morire, divise il suo stato fra i numerosi figli. Al quartogenito Guglielmo I° (1125-1156) toccò il marchesato di Busca che includeva Murello ; ai suoi eredi , nel 1217, successe il marchese di Saluzzo.
Al tempo dei marchesi di Busca, il feudo di Murello passò ai templari , noti per l'impegno con cui combatterono gli infedeli e per le enormi ricchezze accumulate in circa due secoli. Localmente acquisirono estese proprietà terriere e fecero erigere un castello, con annessa una chiesa e alcune case coloniche. Di questi fabbricati si conserva tutt'oggi memoria nella casa canonica, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, e nella cascina La Commenda. Detti immobili, in seguito alla soppressione del1'Ordine dei Templari, nel 1312, passarono al Sovrano Ordine Gerosolimitano (i cavalieri di Malta), che ne affidò la gestione ad un commendatore, posto alle dipendenze della commenda di San Lorenzo di Racconigi.
La comunità di Murello ottenne l’indipendenza comunale liberandosi dalla sottomissione alle città limitrofe più grandi nella prima metà del Cinquecento, un periodo molto difficile per il passaggio degli eserciti di Carlo V e di Francesco I di Fancia. L’importante avvenimento fu sancito dall’investitura accordata il 7 maggio 1538 dal duca Carlo III di Savoia alla “comunità e uomini di Murello” previo giuramento di fedeltà e omaggio al sovrano. Tali prerogative ottennero la riconferma con disposti del 31 gennaio 1568 e del 28 giugno 1715 relativi ai consegnamenti.
Sul circondario di Murello esercitarono diritti feudali., oltre all’ordine di Malta che ottenne diverse concessioni a iniziare dal 1563, alcuni importanti casali della zona, quali Cambiano di Ruffia e Falletti dì Villafalletto , e le nobili famigle Costa Raynaudi, Broglia di Vische, Godano e Ferrero. In particolare i conti Cambiano beneficiarono di queste prerogative per ben sessantotto volte, fra a 1540 ed il 1740.
Comunque la personalità locale più celebre fu l'avvocato Claudio Calandra (1818-1882),per decenni Sindaco di Murello, vice presidente della provincia di Cuneo, e deputato per il collegio di Savigliano. Egli curò la bonifica dei terreni paludosi di estese località nei comuni dì Murello, Levaldigi, Villanova Solaro, Monasterolo, Cavallerleone, Ruffia e Moretta. All'uopo effettuò lo scavo di profonde vasche nelle cui pareti infisse dei tubi perforati (di diametro variabile per favorire la fuoruscita delle acque stagnanti ). A grande fama assursero pure i suoi figli Edoardo autore del noto romanzo "La bufera", e Davide celebre scultore, i cui calchi in gesso delle opere sono custodite nella gipsoteca di Savigliano. .
Fra gli eventi più importanti che dal Medioevo all'Età Moderna hanno caratterizzato la storia di Murello ricordiamo la terribile pandemia che nel 1347-48 dimezzò la popolazione; le devastazioni causate, nel 1360 e nel 1368, dai passaggi degli eserciti in guerra del principe d'Acaja e del conte di Savoia; le lotte di religione per impedire, nel XV secolo, la diffusione dell'eresia valdese; le invasioni dal 1515 al 1536, delle armate di Carlo V e di Francesco I di Francia; la tragica peste che nel 1628-32, flagellò il Cuneese; l'occupazione, nel 1630, delle truppe del cardinale Richelieu; le guerre con la Francia del 1690-1696 e del 1703-48; la grave crisi economica, accentuata dall'occupazione napoleonica, che negli ultimi anni del settecento colpi il Piemonte meridionale.
Nel corso dell'Ottocento e del novecento, pur fra grandi difficoltà furono realizzate alcune opere pubbliche di rilevante interesse e avviati importanti servizi che contribuirono a migliorare il tenore di vita della popolazione. Ciò ha favorito lo sviluppo edilizio degli ultimi decenni, e l'insediamento o l'ampliamento di alcune aziende artigiane e industriali.
Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con decreto del 24 giugno 2003, ha conferito al comune di Murello lo stemma che risulta costituito dalla torre della casa dei Templari, e dalla croce dell'ordine di Malta. Detti simboli sintetizzano efficacemente la storia di Murello, perché ricordano due Ordini religiosi molto importanti che per secoli hanno governato, difeso e rappresentato il nostro paese.